Welcome to the Pigs Hotel

Mentre il Covid-19 cominciava a diffondersi nei “mercati umidi” di animali selvatici uccisi davanti ai clienti della provincia cinese di Wuhan, nella stessa Cina continuava a crescere un fenomeno davvero inquietante: enormi palazzi di cemento armato contenenti migliaia di maiali da allevamento, i cosiddetti “Pigs Hotel”, edifici dell’orrore alti fino a 13 piani che possono “produrre” e quindi vendere come cibo fino a 850.000 poveri suini all’anno.

Il fenomeno incredibile sta prosperando negli ultimi anni, proprio mentre si diffondevano le malattie come le Sars, con le relative infezioni provenienti dal salto di specie operato dai virus dagli animali allevati in queste situazioni oscene agli esseri umani che li sfruttano per fini commerciali.

Nell’ultimo periodo, quello della diffusione della pandemia dovuta al Covid-19, la gestione dei Pigs Hotel sta diventando problematica per gli allevatori e le aziende alimentari, viste le restrizioni del mercato: nonostante questo, però, bisogna continuare a considerare il fenomeno ancora come in espansione e di conseguenza tenere conto del progetto tremendo di morte e profitto che gli umani stanno portando avanti. Una volta terminata questa emergenza del Covid, sarà quindi importante vedere se ci sarà una ripresa più o meno forte della crescita di questi allevamenti, questi grattacieli della morte: solo una presa di consapevolezza globale contro l’industria della carne potrà fermare questo sterminio.